Questione Cittadella dello Sport, il Real Leinì vuol fare chiarezza

Il Real Leinì ha deciso di fare chiarezza. Dopo settimane di voci e di rumors riguardanti la revoca della concessione della Cittadella dello Sport di Leinì, la società biancoazzurra ha scelto di far sentire la proprio voce e la propria posizione. In un comunicato pubblicato poco fa sul sito della società, si evince piuttosto chiaramente la posizione di contrasto con il Comune che avrebbe rimesso in discussione il bando assegnato alla società di Bianco fino al 2019. Di seguito vi proponiamo la nota integrale dove viene esplicitata la posizione del Real Leinì e date garanzie sulla prosecuzione dell'attività sportiva da parte della società:
La presente per cercare di mettere chiarezza sulla vicenda dei campi di calcio e della gestione della struttura della cittadella dello sport.
A seguito della comunicazione mediante la quale il Comune ci intimava di lasciare la struttura il 9 luglio 2018 sulla base di motivazioni pretestuose e non condivisibili e di una dichiarazione dell’assessore Troiani il quale affermava che l’amministrazione aveva trovato una soluzione per la gestione della struttura stessa, abbiamo chiesto un ennesimo incontro.
Il 22 Giugno i nostri legali e un rappresentante della Asd Real Leini si sono incontrati con l’assessore Troiani, la segretaria Truscia, il sindaco Leone e il loro rappresentante legale.
Purtroppo dobbiamo constatare che non c’è stata presentata nessuna soluzione concreta.
Pertanto, siamo in attesa che l’amministrazione comunale elabori un progetto preciso e serio che possa permetterci di capire la fattibilità. Una volta ricevuto lo valuteremo nell’interesse dei nostri tesserati.
Cogliamo l’occasione per spiegare il vero motivo per cui si è giunti a questa situazione.
Primo punto fondamentale è il fatto che la società sportiva Asd Real Leini 2005, tramite bando pubblico, ha vinto la concessione della struttura fino al 2019. Il Real Leini paga un canone mensile e le utenze al comune. Inoltre, sono a carico della società stessa tutti gli oneri di natura ordinaria e straordinaria. Il comune, pur avendo dichiarato in tutti gli incontri che il suo interesse è quello che i bambini possano fare sport a Leini, non contribuisce in alcun modo. Ci sarebbe piaciuto che in questi anni l’amministrazione avesse dimostrato il suo interesse per il benessere dei bambini aiutando le associazioni che si spendono nel territorio per creare un ambiente sereno per i piccoli atleti. Non solo il comune non contribuisce in alcun modo ma è stato sempre assente.
Nel maggio del 2017, la società Real Leini in maniera del tutto legittima ha deciso di cambiare il responsabile del settore giovanile e della scuola calcio. Inoltre, ha ritenuto opportuno sostituire il segretario. E’ del tutto normale che una società possa decidere a fine anno di cambiare certi istruttori o alcuni responsabili. Un numero limitato di dirigenti non ha condiviso la scelta e, mentre erano ancora tesserati per il Real Leini, hanno incominciato a lavorare per la costituzione di una nuova società cercando di coinvolgere gli istruttori del Real Leini e le famiglie dei bambini tesserati per il Real Leini. Non vogliamo commentare questo punto.
Il Real Leini, come fa ogni società a giugno, ha organizzato riunioni con ogni gruppo per spiegare alle famiglie il progetto della società per l’anno successivo. Ci siamo resi conto di una situazione anomala, invece di parlare di sport e di programmi per i bambini, abbiamo dovuto rispondere a domande “strane” (il Real Leinì il prossimo anno esisterà ancora? ...chi giocherà nei campi della cittadella? È vero che i campi andranno ad una nuova società? ...). Noi siamo stati chiari nel rispondere che il Real Leini 2005 sarebbe continuato ad esistere e che avrebbe cercato di fare bene per l’interesse dei bambini e che a fino al 2019 avrebbe avuto la gestione dei campi e che, pertanto a partire da settembre 2017 tutti i gruppi del Real Leini avrebbero giocato nella cittadella. Abbiamo sottolineato che, secondo quanto stabilito dalla convenzione, avremmo avuto la priorità ed eventualmente avremmo dovuto concedere spazi alle nostre condizioni ad altre associazioni leinicesi.
Questa è la premessa a tutto quello che poi è successo a partire da settembre. In questo momento, non ci interessa entrare nel merito della correttezza di quanto avvenuto e di chi abbia strumentalizzato la situazione per cercare di distruggere una società che opera nel territorio a partire dal 2005.
Ci siamo incontrati a partire da settembre molte volte con l’amministrazione comunale per cercare di trovare una soluzione per i bambini di Leini (anche se sottolineiamo che noi avevamo avvisato tutte le famiglie che il Real Leini ci sarebbe ancora stato e che sicuramente il Real Leini si sarebbe ancora allenato nella cittadella). Alcune famiglie hanno fatto una scelta diversa. Ripetiamo che, nonostante questo, per il bene dei bambini a novembre abbiamo detto al comune che saremmo stati disposti a riprendere tutti i bimbi a giocare nella cittadella senza far pagare loro nessuna iscrizione (visto che l’avevano già pagata all’altra società). Se il problema era davvero quello che i bambini di Leini devono giocare nella struttura di Leini il problema sarebbe stato risolto. Questa proposta non è stata presa in considerazione.
Il 6 marzo in un ulteriore incontro tra il Real Leini e l’amministrazione comunale, nel tentativo di venire incontro alle famiglie di Leini, abbiamo proposto di integrare nel nostro direttivo due componenti dell’altra società e di riprendere il sig. Sacco come istruttore di un nostro gruppo. Questa proposta è stata rifiutata.
Come Real Leini, anche se incominciavamo a dubitare che l’obiettivo dell’altra società fosse quello di fare in modo che i bambini potessero tornare a giocare a Leini, abbiamo fatto una ulteriore proposta ovvero oltre a far entrare due componenti nel direttivo, di nominare una figura super partes che potesse svolgere la funzione di garante. Ovviamente anche questa proposta è stata rifiutata.
Come si può evincere da tutto quanto riportato sopra il Real Leini ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione, nonostante non siano ancora state chiarite alcune dinamiche con i componenti dell’altra società.
Non corrisponde al vero che noi non ci siamo presentati ad incontri organizzati dall’amministrazione: siamo stati sempre presenti e propositivi.
In questo periodo abbiamo deciso di mantenere un profilo basso, di tenerci distanti da polemiche e falsità, perché il nostro maggior interesse era quello di creare un ambiente sereno dove i nostri bimbi potessero crescere e divertirsi, abbiamo subito diversi attacchi mediatici e siamo stati sempre in silenzio. Ora basta, crediamo che sia giunto il momento per chiarire la vicenda.