Mister Tosoni punta sui giovani: "Abbiamo voglia di stupire"

Giocatore, dirigente (ds), oggi allenatore forse il ruolo che ama di più perché attivo sul campo, dove si deve sempre mettere la faccia e dove anche di fronte all’errore c’è da imparare: e a volte - e lui ne è convinto - è “anche bello” sbagliare perché aiuta a non commettere più errori.
- Giampaolo Tosoni, che campionato sarà?
"Il campionato Covid 19, non saprei definirlo diversamente. Mai successo di giocarsela in dieci partite, dove può accadere di tutto in un solo girone, senza ritorno. E mi aspetto sorprese, sperando che ci possano essere, e che ci sia continuità: magari si rischia di giocare tre giornate e poi bloccano tutto… Speriamo di no".
- Come si è mossa la Pro Eureka?
"Abbiamo pensato di testare dei giovani che sono cresciuti e inserire qualche elemento, con un acquisto senza intaccare le tasche della società. Si è scelto di puntare sul gruppo che avevamo a disposizione, qualcuno manca perché non ha potuto dare disponibilità, le idee vanno rispettate sempre e ancor di più in momenti come questo. Noi proviamo a vincere coi giovani".
- Come vede il Girone A? Quali sono le favorite per la promozione in Serie D?
"Nel nostro girone ci sono tre squadre che hanno pensato in grande e si sono attrezzate per provare a salire: sono La Biellese (avversario diretto nella seconda giornata, ndr), RG Ticino e Borgovercelli. L’Aygreville è una bella sorpresa, una società con una bella struttura, una buona gioventù, un mister bravo e competente: se non è la più forte di sicuro è molto ben organizzata. Per quanto ci riguarda puntiamo su una rosa in grado di giocare contro tutti".
- Senza retrocessioni viene a mancare qualcosa al campionato?
"Nessuno gioca per perdere, mi aspetto grande competitività come sempre".
- Quale ruolo avrà la sua Pro Eureka?
"Quello di una squadra giovane che ha voglia di stupire, abbiamo voglia ed entusiasmo per far bene. Abbiamo cominciato abbastanza bene con la vittoria sul campo della Dufour Varallo…".
- Che cosa le ha detto la società al momento di scegliere per la ripartenza?
"Col presidente ci conosciamo bene e da lunga data, ne abbiamo parlato a lungo. Condividiamo gli obiettivi, la società guarda al futuro anche nel modo in cui giochiamo: abbiamo puntato su una prima squadra giovane, il settore giovanile ha allenatori di valore e i ragazzi sono cresciuti, si lavora molto sulla tecnica. Gli altri obiettivi vengono definiti poi in base alle risorse del momento. Intanto il presidente ha voluto iscriversi ed essere presente per dare un segnale di fiducia e speranza e allo stesso tempo lanciare anche un messaggio sociale: quello di riprendere tutto al più presto, di ritrovare una vita normale e il calcio aiuta, anche a vivere bene. E’ parte della mentalità italiana, le partitelle tra amici, ragazzi o adulti al parco, portano divertimento e movimento fisico. Personalmente mi auguro che tutto lo sport dilettantistico possa riprendere più rapidamente possibile, palestre, piscine, insomma una riapertura completa".
- L’Eccellenza è diventata di interesse nazionale…
"Una scelta che ha permesso di ripartire, al di là degli aspetti più burocratici che sono fuori dal campo da gioco. La voglia c’è, tutti devono diventare interpreti e portatori di calcio vero e dieci partite servono per far ripartire il movimento nel rispetto delle regole e delle restrizioni legate al Covid".
- Una ripartenza da organizzare: allenamenti, tamponi, trasferte, spogliatoi, tutto sembra più complicato…
"Auspico che a settembre il mondo dilettantistico possa riprendere a pieno regime integrato da attenzioni e protocolli maturati da questa esperienza".